Lo sposo che dona dei fiori alla donna che ama e la sposa che tiene stretto a sé il bouquet scelto con minuzia. Un fiore significa tante cose, tant’è vero che esiste un vero e proprio linguaggio che ne esprime il significato. Tutti sappiamo che i fiori sono considerati da sempre ideali per un regalo e perfetti per esprimere un pensiero o uno stato d’animo. Ciò che non tutti sanno però è che sulla loro nascita e sul colore che li contraddistingue esistono tante storie e leggende, e sono proprio queste che vogliamo raccontarvi.

Viola del pensiero

Nella mitologia greca le viole sono segno d’amore e di festeggiamento. La leggenda narra che un giorno Demetra, dea greca della terra, dell’agricoltura e creatrice delle stagioni, si accorse che sua figlia Persefone era stata rapita. Dopo nove giorni e nove notti di disperato vagabondaggio alla ricerca della perduta figlia scoprì che Persefone era stata rapita da Ade, dio degli inferi e dell’oltretomba, del quale divenne la moglie. A quel punto la disperazione della dea era incontrollabile, tanto incontrollabile da rendere tutta la terra grigia e sterile. Un giorno Zeus, re dell’Olimpo, convinse Ade ad un accordo: Persefone sarebbe ritornata ogni anno dalla madre per sei mesi, tra la primavera e l’autunno, per vivere con il marito durante gli altri sei mesi dell’anno. A questo punto la dea Demetra, avendo placato la sua rabbia, ritornò sul monte Olimpo restituendo alla terra la sua fertilità e fecondità. Quando all’inizio della primavera Persefone tornò per la prima volta tra i vivi, la terra l’accolse creando per lei dei fiorellini nuovi, festosi e delicati, vellutati come i suoi occhi, dei veri “pensieri d’amore” e inventò le “viole del pensiero”. Da allora esse ritornano puntuali ogni anno, a primavera, per festeggiare Persefone che ritorna sulla terra.

Rosa Rossa

Una leggenda sulla nascita della rosa rossa risale ai racconti dell’antica Roma quando, all’origine, le rose erano tutte bianche. Si narra che un giorno Venere, la dea dell’amore e della bellezza, correndo incontro a uno dei suoi innamorati, calpestò per errore un cespuglio di rose. Le spine degli steli punsero la dea, facendola sanguinare e strillare di dolore. Le rose bagnate dal sangue e mortificate per l’offesa arrecata alla bellissima Venere, arrossirono all’istante per la vergogna, rimanendo così per sempre.

Geranio

La leggenda del geranio è riportata in un antico manoscritto in lingua araba rinvenuto da un prete abissino e la sua veridicità è confermata dal fatto che il geranio ha fatto la sua prima apparizione nelle regioni temperate e subtropicali dell’Africa. La sua storia è cominciata fra i pittoreschi monti che circondano Massaua. Si dice che al termine di una faticosa giornata di lavoro, il profeta Maometto lavò il suo abito e lo mise steso ad asciugare su una pianta di malva. A quel punto, quegli orgogliosi fiori che si trovavano li vicino, arrossirono alla vista del profeta e non persero mai più quel fantastico colore rosso.

Margherita

Anche le migliaia di margheritine bianche che coprono i prati in primavera hanno una storia molto antica. La storia della margherita inizia proprio dal suo nome scientifico: “Bellis”, che deriva da una leggenda. Bellis infatti era il nome della figlia del dio Belus, dio celtico della luce. Si narra che un giorno questa incantevole ragazza stesse danzando felicemente con il suo fidanzato quando, d’un tratto, il dio della primavera che passava per caso vicino a loro venne attirato dalla bellezza della ragazza e perse completamente la testa per lei. Immediatamente dopo il dio si fiondò verso la coppia afferrando la ragazza e tentando di strapparla dalle braccia del suo amato, il quale reagì con foga e violenza e la poveretta, per salvarsi da entrambi, si trasformò per sempre in una piccola margherita.

Gelsomino

Più recente e tutta italiana è la storia che ruota attorno al profumatissimo fiore di gelsomino, che da questa storia prende il suo significato di buon augurio per il matrimonio. Secondo la leggenda, il primo ad avere qualche esemplare di questo fantastico fiore originario delle Indie Orientali fu Cosimo I de’ Medici, il quale se ne invaghì così tanto che volle esserne l’unico possessore. Cosimo proibì severamente ai suoi giardinieri di regalarne anche una sola pianta o di riprodurlo in tanti esemplari e questo ordine venne scrupolosamente rispettato per moltissimi anni. Un giorno però, un giovane giardiniere che voleva presentare un ricco e gentil dono alla propria fidanzata nel giorno del suo onomastico, pensò di offrirle un ramoscello di gelsomino. La ragazza si innamorò immediatamente di questo fiore e dispiaciuta del fatto che una pianta così bella dovesse morire così presto, la mise in terra e la accudì con così tanto amore che essa crebbe e fece tanti fiori meravigliosi. I ricavi della vendita di queste pianticelle furono tanto grandi che i due giovani divennero presto sposi felici e da qui nacque l’usanza di regalare un fiore di gelsomino alle giovani spose come segno di buon augurio.

 

Perché regalare dei fiori? Perché lo facciamo? Per chi lo facciamo? Conosciamo il significato del fiore che stiamo donando?

 

Regalare un fiore a una persona è un gesto importante e mai banale. Lo facciamo perché è il cuore che ce lo consiglia e che dà a questo dono tanto sentito una carica di spontaneità e unicità tutta green.

 

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